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Primarie PD bella lezione di democrazia

07.03.2016

“Le primarie del PD sono la conferma della straordinaria comunità politica che è il Partito Democratico; ora tutti al lavoro a sostegno di Giachetti, Valente e Cosolini”. Così su Twitter Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera.

“Il Partito Democratico, ancora una volta, ha dato una bella lezione di democrazia. Le primarie per la scelta dei candidati sindaco che si sono svolte ieri sono la migliore risposta a chi si nasconde dietro qualche click o dietro finte primarie con un solo candidato. Il PD è un grande partito, ci si confronta, ci si scontra sempre a viso aperto; si può anche essere divisi sulle ricette da mettere in atto ma alla fine si segue sempre la sintesi fatta da chi vince le primarie. 

I conticini dei soloni del giorno dopo non potranno annacquare l'importanza delle primarie del Pd che si conferma, a livello europeo, l'unica grande forza riformista in grado di governare partendo dal basso. Così come i distinguo su candidati democraticamente eletti ai seggi non devono essere l'occasione per inconsulti strappi a sinistra: la coalizione, invece di dibattere su presunte questioni di principio, affronti lo scoglio più duro e cioè quello dell'elaborazione di un programma serio, sostenibile, unitario ed efficace che consenta a Roberto Giachetti, Valeria Valente e Roberto Cosolini di presentarsi ai cittadini e vincere le elezioni. Il risultato è a portata di mano e sarebbe un errore mortale non partire da ciò che unisce la coalizione, e non è poco, e cioè la voglia di assicurare a Roma, Napoli e Trieste buon governo e trasparenza. Ci si può dividere sulle ricette ed è questa l'ora del confronto, ma non possiamo non partire dalla sintesi per arrivare al risultato. Mi sento quindi di condividere senz'altro l'appello del segretario nazionale Renzi affinché non sia sprecata quest'occasione per confermare il Pd quale l'unica forza politica italiana nella quale le leadership sono concretamente contendibili alla luce del sole. Lasciamo ad altri, sempre più pochi, la fatica di esercitarsi nel solito processo del lunedì dei numeretti”.

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