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Nella Legge di stabilità c'è coraggio ma necessario intervenire su più punti

18.10.2014

Parlamento attento su tagli, correzioni su tfr e fondi pensione

ROMA, 18 OTT - "La manovra è coraggiosa e va nella direzione indicata in questi mesi di tagliare la spesa per abbassare le imposte. Ma Renzi va aiutato in Parlamento a migliorare la legge di stabilità e per questo servono interventi su più punti". Il presidente della commissione Bilancio della Camera Francesco Boccia, alla vigilia dell'esame a Montecitorio della legge di stabilità, individua le zone d'ombra della manovra. "Il valore del coraggio della legge - spiega Boccia - dipenderà in primo luogo dalla qualità dei tagli e lo capiremo solo quando leggeremo le tabelle. I saldi vanno rispettati ma se i tagli sono lineari si trasformano in un aumento delle tariffe ed il collegamento tra taglio della spesa e riduzione delle imposte si incepperebbe con il rischio di produrre disvalore. Ci sarà dunque attenzione massima in Parlamento sulla qualità dei tagli che deve essere davvero di spesa improduttiva e io penso che ce ne sia tanta nei ministeri".Boccia considera un "errore" anticipare per i comuni il pareggio di bilancio al 2015. "Potrebbe provocare un dissesto per chi rispetta la normativa e potrebbe riguardare diverse centinaia di comuni", sostiene il presidente della Bilancio. Quanto all'anticipo del Tfr, "sono stato un pò crudo ma il tema è delicato. La filosofia è condivisibile ma bisogna rispettare due principi: non ci possono essere costi aggiuntivi per i lavoratori che sono in stato di bisogno e per le imprese che sono in momento difficoltà". Il modello, ipotizzato all'art.6 della manovra "se resta quello con ben nove commi", spiega Boccia, "necessita di un pesante aggiustamento perchè trovo profondamente iniqua la parte fiscale con la tassazione ordinaria e l'accordo con banche non è ancora esplicitato per rendere neutrali i costi per le imprese e le banche". L'anticipo, poi, aggiunge Boccia"deve valere per tutti i lavoratori anche per quelli del pubblico impiego e il tema potrebbe essere posto in Parlamento". Il presidente della Bilancio non condivide "neanche la maggiore tassazione sui fondi pensione visto che tra l'altro lasciamo multinazionali del web libere di fare scorribande sui mercati" senza pagare le tasse in Italia.(Ansa)

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