RASSEGNA STAMPA

È la politica che decide, nel merito, come usare i soldi

31.07.2014

da La Stampa.it

Il deputato Pd: richiamo inammissibile


“Stia sereno”. Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio della Camera usa le due parole più terrificanti della politica nell’era renziana per rispondere al commissario della spending Review Carlo Cottarelli, critico sulle coperture utilizzate per mandare in pensione 4 mila insegnanti intrappolati nella riforma Fornero. I cosiddetti «Quota 96».

Allora Onorevole Boccia, secondo Cottarelli “se si utilizzano risorse provenienti da risparmi sulla spesa per aumentare la spesa stessa, il risparmio non potrà essere utilizzato per ridurre la tassazione su lavoro”.E fa espresso riferimento alla quota 96
“Do un consiglio a Cottarelli. Intanto di rivolgersi al governo che è il suo datore di lavoro. Perché forse gli è sfuggito che l’impianto del decreto Madia, un eccellente decreto di riforma della pubblica amministrazione, poggia proprio sui risparmi di spesa. E il cosiddetto intervento sulla quota 96 ha un impatto minimale rispetto a quella riforma. Stiamo parlando di 416 milioni in cinque anni”.

Cottarelli spiega che sono già stati “spesi prima di essere risparmiati” 1,6 miliardi per il 2015.
“Trovo inammissibile che o dal Mef o addirittura dal commissario alla spending review debba arrivare un richiamo al Parlamento su un meccanismo che ha utilizzato proprio il governo. Perché, quel meccanismo di copertura è il meccanismo su cui si basa la riforma della pubblica amministrazione. Che Cottarelli lo abbia scoperto solo sulla quota 96 è abbastanza inquietante. E comunque si sta riparando a un errore grossolano fatto dalla riforma Fornero, che confuse anno solare con anno scolastico”.

Cottarelli se la deve prendere con la Fornero dunque?
“Quella della Fornero è una riforma che difendo perché i risparmi di spesa che sono stati fatti sono storici e sono quelli che permettono al paese di andare avanti. Quattromila persone che si sono trovate in mezzo al guado e che hanno così bloccato l’ingresso nella scuola di 4 mila insegnanti”.

Dunque l’aver trovato le coperture per la quota 96 significa nuovo lavoro?
“Certo aver riparato l’errore permetterà a 4 mila insegnati di entrare nella scuola a settembre. E quando Cottarelli dice che i risparmi della spesa pensionistica devono andare al lavoro io gli ricordo che questo significa anche creare lavoro e non solo abbassare le tasse sul lavoro. Poi le abbasseremo pure, ma intanto iniziamo a darlo il lavoro, che mi sembra la priorità. Ecco perché è una critica inaccettabile. E a Cottarelli ricordo anche che l’ortodossia del bilancio dello Stato e il rigore sono assicurati quotidianamente dalla commissione bilancio. Ma mai, almeno con me qui, tutto questo deve andare a discapito di diritti negati. Perché in questo caso il Parlamento aveva il dolore di ammettere un errore grossolano fatto”.

Il Tesoro ha sottolineato che le coperture non si fanno così e che si crea un precedente pericoloso.
“Non è accettabile perché io dal Tesoro devo sentirmi dire se ci sono i soldi o non ci sono, ma è la politica che deve decidere nel merito. È la politica che decide se far entrare 4 mila giovani insegnanti oppure no. Cottareli stia sereno su pensioni e spesa. Su tutto il resto aspettiamo i risultati da lui annunciati in Parlamento”.

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