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Siae regala iPhone, è allarme per cultura

30.07.2014

Una decina di iPhone comprati a Nizza, in Francia, "dove costano meno che in Italia a dispetto di una quota per i diritti di copia privata che e' il doppio" e regalati pubblicamente a studenti meritevoli dell'Accademia d'arte drammatica, del Centro sperimentale di cinematografia, dell'Accademia di Santa Cecilia. Ma anche ad associazioni attive nel sociale, da Telefono azzurro alla Comunità di San Benedetto al porto di Don Gallo. La Siae dichiara guerra alla Apple, per gli aumenti dei prezzi seguiti all'approvazione del decreto Franceschini sull'equo compenso per la copia privata con un'azione dimostrativa che accompagna, annuncia il dg Gaetano Blandini, tre lettere di diffida partite questa mattina e dirette alle tre sedi, in Usa, Italia e Olanda, del colosso americano, accusato di aver messo nero su bianco sulle sue ricevute l'impropria dicitura 'copyright levy' ovvero tassa sul diritto d'autore. E schierando al suo fianco il regista Paolo Virzì e il papà di Striscia la Notizia Antonio Ricci (in platea c'è anche il presidente della commissione bilancio della Camera Francesco Boccia, padre della cosiddetta web tax) lancia il suo appello a difesa del diritto d'autore. Ma anche l'allarme per il futuro della cultura "strumentalizzata e condannata a vendere", come denuncia il presidente Gino Paoli, "con produzioni sempre più globalizzate, dove l'intercambiabilità dell'autore è sempre possibile".

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