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Il governo è disponibile a colmare il ritardo di 20 anni sulla ratifica della carta europea delle lingue regionali o minoritarie

20.02.2020

Il ministro Boccia partecipa al convegno presso la Biblioteca del Senato in occasione della Giornata Internazionale della Lingua Madre

“Ratificare, dopo 20 anni di attesa, la Carta europea delle lingue regionali o minoritarie è un dovere della politica. Voglio dirlo con chiarezza proprio in occasione della Giornata Internazionale della Lingua Madre, il governo su questo tema c’è, c’è un impegno comune per colmare questo ritardo vergognoso, perché non possiamo più vivere di inerzia, la stessa che ha portato ad un ritardo di 20 anni per poter approvare una ratifica.

Nella scorsa legge di bilancio ho preteso e ottenuto risorse aggiuntive sulle materie di competenza del Dipartimento Affari regionali, a partire dalla montagna fino all'istituzione di un nuovo fondo per le Isole minori; la prossima tappa sarà rimpinguare, più di quanto già fatto quest'anno, le risorse per il sostegno alle minoranze linguistiche.

Nel disegno di legge quadro sull’autonomia differenziata ho voluto rimarcare i principi di differenziazione e specialità, già scolpiti nella Costituzione; si applicano alla stessa maniera anche alle lingue regionali o minoritarie. Su un tema così sentito come i diritti delle minoranze linguistiche credo sia opportuno condividere un disegno di legge assumendosi la comune responsabilità di accelerare l'iter in Parlamento”. Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, intervenendo al convegno "L'Italia e la ratifica della carta europea delle lingue regionali o minoritarie, 20 anni di attesa. È il momento della svolta?", promosso dalla senatrice Testor nella Biblioteca del Senato in occasione della Giornata Internazionale della Lingua Madre.

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