(ANSA) - ROMA, 17 FEB - "Non l'ho mai ritenuto un avversario, gli ho sempre detto in faccia quello che penso a differenza di quelli che lo accarezzano in pubblico e lo criticano in privato. Dobbiamo capire se andiamo d'accordo, a volte ho davvero l'impressione che le cose fatte la mattina si disfanno al sera. Ma di una cosa sono sicuro: i proci non siamo noi". Cosi' il ministro Francesco Boccia Circo Massimo su Radio Capital.
"Non so se (Renzi, ndr) vuole far cadere il governo - dice Boccia - interpretare Renzi e' un esercizio complicato. Gli chiedo solo di mettersi a lavoro con noi sui singoli dossier. Quello che e' successo, anche la provocazione di Bettini (che ieri ha definito Renzi 'tigre di carta', ndr), e' figlia di una sua provocazione. Ripeto: i proci non siamo noi. I riformisti trovano soluzioni, si fanno mediazioni avanzate come quella che abbiamo fatto sulla prescrizione.
A Renzi e i suoi dico: se vi definite riformisti, non potete chiudere a una mediazione di questo tipo", continua Boccia, "se arriviamo a una sospensione solo nel caso di condanna dopo il secondo grado e' un compromesso avanzato".
