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Lo Stato deve fare le infrastrutture a Corleone come a Luino. Da Nord a Sud Lep e perequazione

03.12.2019

(ANSA) - ROMA, 3 DIC - "Qui a Corleone avete dimostrato che riscattarsi e' possibile ma lo Stato deve starvi accanto. Dieci milioni di italiani vivono in citta' come Corleone e non possono essere trattati come cittadini di serie B, tocca allo Stato fare in modo che le risorse per strade, porti, aeroporti, ferrovie, fibra ultraveloce arrivino in maniera prioritaria al sud, alle aree interne, alle aree di montagna, a quello a rischio spopolamento". Lo ha detto il ministro per gli affari Regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, arrivando insieme all'onorevole Carmelo Miceli (Pd), a Monsignor Pennisi, Arcivescovo di Monreale, al Consorzio Sviluppo e Legalita', all'Unione dei Comuni del Corleonese e della Valle del Sosio, al centro internazionale di documentazione sulle mafie e del movimento antimafia, a un confronto con i sindaci del territorio palermitano, cittadini e amministratori locali sull'Autonomia differenziata e le opportunita' per le Regioni a Statuto Speciale.

"Corleone e' l'esempio di una terra bellissima che non deve spopolarsi ed e' compito dello Stato - ha aggiunto Boccia - partire dalle aree interne, a sud come a nord. Se resterete compatti, trasparenti, duri con chi delinque, diventerete un modello per le aree interne, ne avete la forza e tutte le capacita'.

Con il testo della legge quadro sull'Autonomia differenziata che abbiamo condiviso all'unanimita' con le Regioni, che sottoporremo al Parlamento, vogliamo superare una volta per tutte il criterio della spesa storica. Perche' da nord a sud - ha sottolineato il ministro - vogliamo tutti la stessa cosa: lep e perequazione Infrastrutturale".

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