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Risorse per il rilancio dalla digital tax

16.08.2016

Impegno di Renzi va mantenuto. Europa ancora ferma

"I dati Istat sul Pil hanno certificato una crescita più bassa del previsto, è evidente la necessità di nuove ricette economiche. Come ripeto da tempo servono maggiori investimenti pubblici e una massiccia redistribuzione fiscale. Sulle imprese è arrivato un momento non più rinviabile: la web o digital tax  attraverso le stesse imposte indirette in tutta Europa come ribadisco da cinque anni. Il governo può chiamarla come vuole, ma mi auguro che nella prossima legge di Bilancio ci sia finalmente spazio, così come annunciato lo scorso anno dal premier Renzi. L'Europa è ancora ferma e sul tema com'è noto dal 2013, quando in Italia avviammo un serio dibattito, ci sono ancora posizioni differenti”. Così Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio della Camera, intervenendo in diretta su Radionorba dalla California negli Stati Uniti, commenta i dati della crescita del Pil e la futura Legge di Bilancio.

“Abbiamo la necessità di redistribuire la ricchezza che si concentra nelle mani di poche imprese. Ne sono consapevoli le stesse Over the Top anche negli USA dove il dibattito tra i diversi Stati è molto serrato. Anche il loro comportamento è cambiato e sono consapevoli che non si può più andare avanti con l'anarchia fiscale del decennio che abbiamo alle spalle”. 

“Noi stimiamo – ha continuato Boccia - ora in Italia una base imponibile erosa non inferiore ai 30 miliardi, potrebbero arrivare  all'erario fino a un massimo di 6 miliardi l’anno di entrate fiscali, dipenderà esclusivamente da quali aliquote si deciderà di applicare. Il gettito potrebbe essere utilizzato per ridurre ulteriormente la pressione fiscale sul lavoro. Strategia quest'ultima, della riduzione delle imposte sul lavoro del Governo Renzi, che ho sempre sostenuto e penso che ora vada completata con la decontribuzione piena strutturale".

"Il digitale – ha concluso Boccia - ci ha cambiato la vita quotidiana, la politica ha il dovere di capire in tempo che, quando la vita cambia, anche il fisco deve cambiare".

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