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Approvata proposta Boccia, 10 mln a famiglie delle vittime in Dl Enti Locali

15.07.2016

Ok a emendamento, a ogni nucleo non meno di 200.000 euro

(ANSA) - ROMA, 15 LUG - Via libera del governo e della commissione Bilancio, all'unanimità, alla proposta Boccia per gli aiuti alle famiglie del disastro ferroviario sulla linea Andria-Corato. Lo prevede un emendamento al Dl Enti Locali depositato dal relatore Misiani e votato all'unanimità in commissione Bilancio che autorizza una spesa di 10 milioni "in favore delle famiglie delle vittime" e "di coloro che a causa del disastro hanno riportato lesioni gravi e gravissime". A ogni famiglia andranno non meno di 200 mila euro, spiega l'emendamento.

"Voglio innanzitutto ringraziare tutti i gruppi parlamentari, il relatore Misiani, il ministro Boschi e il sottosegretario Baretta per la disponibilità e la tempestività nell'accettare la proposta di approvare nel Dl Enti Locali, il contributo immediato per le vittime del disastro ferroviario di Andria-Corato. Stanziare delle risorse che possano sostenere nell'immediato le famiglie delle vittime e i feriti della tragedia ferroviaria in Puglia è doveroso". Lo dice Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, dopo il voto in commissione della norma sulle vittime del disastro ferroviario inserita nel Dl Enti Locali.

"Proprio come fatto in precedenza per disastri simili a Viareggio e Linate è necessario che le istituzioni diano alle famiglie coinvolte nello scontro dei treni in Puglia un sostegno immediato che si va ad aggiungere ai risarcimenti che spetteranno loro per legge. La mia proposta è stata subito sostenuta anche dal vice presidente della commissione Bilancio, Rocco Palese, da tutta la delegazione dei deputati pugliesi e da tutti i gruppi parlamentari presenti in commissione", sottolinea Boccia.

"A partire da domani, dopo i funerali solenni delle vittime del disastro ferroviario che si terranno ad Andria, la politica ha il dovere di interrogarsi e di assumersi tutte le responsabilità del caso; le responsabilità morali sono tutte nostre. Per quale motivo su 6 mila km di binario unico gestiti dai concessionari regionali non è utilizzato il sistema di controllo marcia-treno (SCMT) e ci si affida ancora al controllo telefonico come ultimo filtro per autorizzare il passaggio di un treno, esattamente come 50 anni fa?".

"Temo abbia prevalso la logica del profitto e non quella del servizio e della sicurezza. Ho scoperto anch'io a seguito di questa tragedia che in questi tratti esiste solo il sistema del 'consenso telefonico' che sarà pure legittimo ma non è assolutamente giustificabile. Per quale motivo le regioni interessate non sono mai intervenute? I costi per installare il SCMT non sono elevati ma non e' stato introdotto su tutta la rete perché questo limiterebbe il flusso di treni, diminuendo il fatturato.

Non si può essere tuttologi ma mi aspetto da chi ha responsabilità dirette una spiegazione chiara. Governo e Regioni avviino un dibattito serio perché dopo la tragedia ferroviaria accaduta in Puglia dobbiamo fare in modo che quelle drammatiche morti non siano inutili e, nel breve, l'unico modo è assicurare l'obbligo del sistema di controllo marcia-treno (SCMT) a quei 6 mila km di binario unico che ne sono ancora privi, esattamente come accade ai tratti a binario unico gestiti da RFI", conclude.

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