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L'Iva al 25,2% non è una clausola ma una legge approvata dal governo Conte

17.04.2019

Salvini e Di Maio ipocriti

"In queste ore sta andando in scena l'ultima pantomima di un governo che sulla politica economica continua a sommare caos a caos. Sento ancora parlare di clausole di salvaguardia che in realtà non esistono. Basta con questa ipocrisia e la smettessero di dare informazioni sbagliate: si parla di clausole quando, davanti ad un'ipotesi sbagliata di entrata o di uscita, l'eventuale aumento delle imposte diventa garanzia per coprire quell'errore. Questa condizione non c'è.

Il Governo Conte ha già deciso che l'Iva ordinaria nel 2020 aumenterà al 25,2% e quella agevolata dal 10 al 13%. E' scritto nero su bianco nella legge di Bilancio, la stessa che hanno votato Salvini, Di Maio e la maggioranza gialloverde. Per evitare tali aumenti, devono comunicare al Parlamento dove reperiscono i 23 miliardi necessari". Così Francesco Boccia, deputato PD, in un'intervista a Radio Radicale.

"In questo Def non lo dicono e il Ministro Tria questa mattina ha confermato che non sono state fatte scelte. Ad oggi l'Iva, come da legge targata Lega-M5S, aumentera' nel 2020 e nel 2021 arriverà fino al 26,5%.

I due vice premier, se vogliono essere credibili, non dicano piu' agli italiani di fidarsi delle loro parole, ma cambino le norme che loro stessi hanno voluto e approvato. Il problema non è il ministro dell'Economia che si limita, con grande difficoltà, a dire la verità, ma Salvini e Di Maio che continuano a mentire sui conti pubblici - conclude - sapendo di mentire e sperando di raggirare gli italiani in vista delle elezioni europee".

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