NEWS

Fatti i compiti a casa, ora manovra espansiva per liberare investimenti strategici

18.08.2015

Redistribuire verso fasce deboli e imprese

“L'Italia come l'Europa ha bisogno di una grande manovra espansiva per liberare investimenti strategici. Anche la Germania è piantata come noi sullo zero virgola, la Francia è ferma e sfonda il limite deficit/pil del 3%, la Spagna fa i conti con una pesante disoccupazione, la Grecia è nelle condizioni che sappiamo. Noi abbiamo fatto i compiti a casa in questi otto anni di crisi, dunque abbiamo tutto il diritto di chiedere e ottenere nuovi margini, certo. Senza doverlo fare con il cappello in mano, almeno se restiamo sotto al 3% nel rapporto tra deficit e Pil, se procediamo con la spending review e spostiamo di un anno il pareggio di bilancio.

Ma non è questo il punto. Non è di clausola in clausola che si risolvono i problemi. Tireremmo avanti per un anno o due, forse passeremmo dallo zero virgola all' 1% di crescita. Ma non può essere questa la svolta”. Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, in un’intervista su Repubblica.

I 25 miliardi previsti, continua il presidente della commissione Bilancio “sono una cifra minima che già trova sul tavolo. Basta pensare ai 16 miliardi di clausole di salvaguardia da scongiurare e alle sentenze della Consulta da applicare, dai contratti pubblici alle pensioni. Mi aspetto che alla fine si vada verso una manovra complessiva di minimo 30 miliardi.

Condivido la sfida sulla pressione fiscale lanciata dal premier Renzi. Ma questa volta bisogna pensare a redistribuire verso le fasce più deboli e verso le imprese che investono. Evitando di togliere la Tasi pure a ville e case lussuose. Anche ricorrendo alla proposta della Furlan, ma in un quadro complessivo di riduzione della pressione fiscale e senza intenti punitivi.

E magari, sperando sia la volta buona, tassando i giganti del web che in Italia hanno un giro d'affari superiore almeno a 20 miliardi e pagano tutti insieme solo 9 milioni di imposte. Aspetto quest'ultimo, ormai intollerabile soprattutto se diventa necessario abbassare le imposte a chi ne paga tante".

CONDIVIDI QUESTO ARTICOLO



LEGGI ALTRI ARTICOLI