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I pugliesi guardano sempre al futuro e non al passato

17.09.2020

“Nel 2004 Bari e la Puglia erano governate dal centrodestra e da Fitto. Nel mondo la Puglia era considerata una delle Regioni del Sud Italia e Bari una città con tanti problemi irrisolti. Bari vecchia era invivibile, oggi è uno spettacolo a cielo aperto; il Petruzzelli era un rudere, oggi splende; la Fibronit avvelenava (Grazie a Maria Maugeri per tutto quello che ci ha lasciato) oggi è stata bonificata; Punta Perotti era un muro immenso sul mare oggi è tornato il cielo e c'è un parco bellissimo... Potrei continuare, la lista è molto lunga e comprende tutto: dai trasporti, all'ambiente, dalla sanità alla scuola. La rivoluzione partì da Bari e trascinò per i successivi dieci anni tutta la regione con Nichi prima e Michele poi.


Oggi la Puglia è una delle Regioni più conosciute al mondo. Aperta ai mondi da oriente a occidente, con tradizioni culturali oggi conosciute ovunque, inclusiva, solidale, moderna e tecnologica, mediterranea ed europea.


Sono passati 16 anni da quando con Michele Emiliano Sindaco approdò nelle istituzioni locali una nuova classe dirigente che poi è cresciuta a vari livelli, come si cresce in una grande comunità politica come quella democratica. Oltre me e Antonio Decaro, tanti e tante altre hanno percorso questo cammino comune che fanno del centrosinistra una famiglia fatta da milioni di elettori.


Ieri sera a Bari in via Sparano è stata la volta di Domenico De Santis. Tocca a lui e alla sua generazione raccogliere il testimone dell’impegno politico in Regione. La Puglia di oggi ha bisogno di essere difesa, valorizzata e raccontata; non ha nulla a che vedere con la Puglia di vent’anni fa di Fitto.
La Puglia del 2020 ha messo in un angolo il Covid19, ha protetto salute e vita dei cittadini, garantendo attenzione e impegno costante per il lavoro e per lo sviluppo. La Puglia del 2020 è diversa dalla Puglia del 2005. I pugliesi guardano sempre al futuro e non al passato... e noi come sempre siamo al loro fianco!”.

Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia.

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