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Il governo è tornato a fare le cose in maniera rigorosa

01.10.2019

Quello che si poteva fare in queste condizioni

(ANSA) - ROMA, 1 OTT - "Avevamo consegnato il paese alla fine della scorsa legislatura al +1,7 e lo riprendiamo a zero sostanzialmente. Si tratta di capire come si vuole concepire la politica: con fuochi d'artificio, slogan e ricostruzioni macchiettistiche, che hanno caratterizzato la carriera politica di alcuni leader degli ultimi anni, o vogliamo fare le cose sul serio. Io penso che si sia tornati a far le cose sul serio in maniera rigorosa. E' la manovra che si poteva fare in queste condizioni". Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali e l'Autonomia, Francesco Boccia durante la trasmissione 'Circo Massimo' su Radio Capital.

"Escludo - aggiunge - che ci siano aumenti dell'Iva. Ci saranno rimodulazioni ma non ora, va fatto un lavoro serio nel tempo e quando sara' condiviso lo si sottoporra' al vaglio prima della maggioranza e poi del Parlamento. Alcuni beni potranno passare dal 10 al 4, altri dal 4 al 10. E' una cosa necessaria, il nostro paniere ha bisogno di alcune rimodulazioni".

A sollevare le polemiche sono stati Movimento 5 Stelle e, Italia Viva: a "una parte dei compagni di maggioranza" Boccia ha chiesto di "evitare le ricostruzioni macchiettistiche date alla stampa, come quella di Marattin sui 7 miliardi di aumenti. Forse non hanno capito la lezione di questi anni. Agli ex compagni di partito consiglio di dedicare le migliori energie a lavorare sul merito delle cose e a costruire per il futuro, anziche' fare ricostruzioni che servono a tweet e slogan.

Cosi' capirebbero cos'e' il rapporto con il corpo del Paese e le nostre comunita'. Abbiamo bisogno di dare certezze, non di fare ricostruzioni che incidono sui sondaggi. Far passare un lavoro che si stava facendo come una cosa che era stata gia' decisa non solo era falso ma anche scorretto". "Vorrei che ci concentrassimo - ha sottolineato - sulle cose da fare".

"Tutti sappiamo che ci vogliono almeno 5 miliardi per iniziare ad avere un effetto dal cuneo fiscale, ma nel 2020 partira' a meta' anno perche' bisognera' definire alcune cose prima, riguardera' il periodo luglio-dicembre. Dal 2021, invece, sara' di 5 miliardi. E' l'inizio - ha aggiunto - non il punto d'arrivo".

"La manovra dell'anno scorso, come quella di quest'anno, era triennale. C'erano misure che impattano sul triennio, e intervenire sul triennio vuol dire intervenire su fasce di popolazione e di imprese che hanno fatto programmi sugli effetti triennali di quelle misure. Non dimentico di aver votato contro alcune misure - ha concluso - ma le aveva fatte anche una forza politica con cui siamo al governo, quindi una mediazione andava fatta. Il vincolo ti consente di tenerle fino a scadenza naturale, nessuno le ha allungate oltre il 2021".

 

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