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Quirinale, nessuno può dire se si finisce sabato

27.01.2015

ROMA, 27 GEN - "L'elezione del Capo dello Stato si basa per come e' concepita nella nostra Costituzione come un equilibrio che le forze politiche sono obbligate a cercare, quindi e' inevitabile che come spesso e' successo gli equilibri vengano trovati solo all'ultimo momento. E' un Parlamento diviso in tre terzi, Pd, 5 stelle e Centro destra, se penso ai gruppi e sotto gruppi che pesano sulle elezioni del Presidente della Repubblica posso dire che ci sono almeno una quindicina di interlocutori in Parlamento che non si vedono ma ci sono e incidono sugli equilibri dei diversi partiti. Tutti quanti noi speriamo che sabato si finisca, spero che il segretario del Pd faccia una istruttoria talmente chiara che consenta al Parlamento di chiudere sabato, ma penso che nemmeno lui possa dire che e' scontato, fa bene ad essere determinato e deciso, ma penso che nessuno di noi possa dire che sabato questa vicenda finisce, perche' il Parlamento e' molto frammentato". Lo ha detto a Radio Radicale il presidente della commissione bilancio della Camera Francesco Boccia, del Pd.
"E' la prima volta che il segretario del piu' grande partito e anche presidente del consiglio gestisce direttamente le trattative - ha spiegato Boccia - io penso che nelle prossime ore capiremo meglio gli equilibri che si stanno ricercando. Gli equilibri non sono solo legati a quel che accade da qui a tre mesi, ma anche al nostro ruolo internazionale nell'Ue e nel mondo. Dopo la vittoria di Syriza in Grecia la domanda e': si dice si' ad un paese che chiede di rinegoziare il debito, e chi dice quel si', le banche centrali o i governi nazionali? L'ideale sarebbe che lo dicesse il Parlamento europeo che pero' non conta quanto dovrebbe contare. E quindi ci vuole un surplus di politica, di coraggio e di scelte politiche senza precedenti".(Ansa).

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