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Saviano, la politica vince quando difende i diritti

03.08.2014

Incontrerò il sindaco di Camigliano. E rivendico battaglia sacrosanta sugli insegnanti

“Raccolgo l’invito lanciato sui social network da Roberto Saviano: ascolterò, cosi come faccio con tutti coloro che me lo chiedono, il sindaco del comune di Camigliano, Enzo Cenname, sulla vicenda relativa al Consorzio Idrico di Terra di Lavoro (CITL). La politica vince quando garantisce e difende i diritti dai soprusi, dalle prevaricazioni e dagli errori.

Il Parlamento ci ha messo più di un anno (un'eternità per la vita delle persone) per affermare all'unanimità il diritto alla pensione con le regole della legge Fornero, non aggirandola ma rispettandola. Ma se c'è un errore grossolano ammesso da tutti, che si fa? Si gira la testa dall'altra parte? Stiamo parlando di insegnanti che vanno in pensione con oltre 40 anni di contributi ai quali è legato il destino di 4000 mila giovani insegnanti che non entrano nella scuola, pur avendone diritto, a causa di quell'errore. Che si fa? Si fa un dibattito con i tanti perbenisti di queste ore che ci dicono come vanno usate le risorse pubbliche esaltando la cura salvifica del rigore e dell'austerità applicata anche ai diritti?

Io rivendico a gran voce la battaglia del Parlamento per indirizzare i tagli di spesa della spending review a quei 4 mila giovani insegnanti che da due anni per effetto di quell’errore aspettano di entrare nel mondo della scuola. Penso che la politica debba occuparsi innanzitutto di questo, risolvendo i problemi reali e quotidiani delle persone.

Caro Saviano, le due vicende non sono alternative ma complementari, come tutte le decisioni che la politica ha sempre il dovere di prendere. Io la testa dall'altra parte non l'ho mai girata, anche a costo di essere impopolare. Se poi tra i critici ci sono anche sottosegretari proprio del governo autore di quella riforma, come l’ex Polillo, che fanno anche la morale a noi che dobbiamo far quadrare i conti di quegli errori, senza ledere diritti, converrà con me che il Paese si è completamente capovolto. I 4000 giovani insegnati e il sindaco Cenname obbligano la politica a stare dalla stessa parte: dalla parte di chi ascolta e risolve i problemi quotidiani delle persone”. Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, risponde allo scrittore Roberto Saviano.

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